acqua

La pioggia genera pioggia, cade e si rincorre.era notte venerdì e scendeva rapida lungo i fossi, aggirava la casa tumultuosa, incessante, dal cielo e dai muri. acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte… inzuppava le fasce che a camminarci ci sprofondavilaghi e torrenti in piena, getti che escono dal muro dietro casa e non smette e non passa nu l’è l’aaegua de ‘na rammâ ecco la terra che non ha più controllo, come sfuggisse a se stessa, mentre l’acqua scompare nei tagli…

percorsi

il topobambino sta seduto sulle scale al sole caldo e rigira tra le mani la cornetta di un telefono.l’inseguirsi dei dentini che spuntano aumenta la salivazione e ogni volta che apre bocca per musicare versi lava la maglietta. gli dico sorridendo "Pe’, mamma mia quanta bava!" e lui "Vava… vava… va… ba … baba… baba… babà… papà!!!! papà!!" vorrei seguire il corso dei suoi pensieri, delle sue assonanze, delle sue conquiste, da dentro la sua testolina.

il tempo dentro e fuori

c’è troppa umidità oggi per avere aria fino in fondo ai polmoni.il cielo è lì, lo so, ma non si vede… e non sono nuvole, è una cappa indefinita grigio chiaro che nasconde l’orizzonte e pesa sui pensieri. sì, lo so, noi gente di mar ligure ci siamo abituati.ma oggi non è "quel lucido scirocco", oggi è solo umido senza vento.Umido senza respiro.E se trattengo il fiato niente, lo sento uguale, sulla pelle.

eccola, la vita

Il musicale suonare che esce dalla bocca del mio topobambino da due giorni si è arricchito di due nuovi suoni, che – miracolo – vogliono dire qualcosa.La prima è mimmi, che altro non sarebbe che la fidanzata di topolino…la seconda è mimbi, lieve modifica della parola precedente che permette di indicare qualunque gruppo di bambini, reali, disegnati o animati. così, il topobambino fa le prove di pronuncia.allunga il dito a indicare un pupazzo, poi gli chiedo "chi è?" e lui mi guarda… "mimmi" dice, e…

il risveglio

oggi è fresco e sole, vento di tramontana che nella notte ha spazzato via lo scirocco lucido (cit.) carico di acqua e umido e nuvole; riempie ogni angolo quando soffia.Strano lo scirocco, è vento eppure sembra rimanere sempre lì, attaccartisi addosso, attaccarsi alle cose, alle case, alla gente, alla gola, al cuore. Ho chiuso le finestre ieri sera in un’aria di pioggia e pesantezza.Le ho riaperte stamattina su un’alba splendida di arancione dietro la città appesa al mare.La mia casa appesa alla collina quasi montagna…