La Milla è sempre stato un cane emotivo. Apprensivo, devoto, remissivo anche.
Più invecchia però, più questi aspetti si acutizzano.
Il Tamagotchi ha un po’ di tosse: niente di che ma capita che di notte tossisca un po’.
Il fatto è fonte di immensa preoccupazione per la Milla. Appena lei tossisce la Milla si alza preoccupata dalla sua cuccetta e viene ad avvisarmi. Arriva al bordo del letto e a colpi di zampa mi chiama.
E a niente vale tranquillizzarla a parole o provare a rimandarla a dormire. No, lei non ha quiete finché io non mi sono alzata e non sono andata a controllare.
Così niente, faccio un giro nella cameretta, rimbocco le coperte al Tamagotchi, tanto per far finta ai suoi occhi – occhi di cane – di essere una madre premurosa.
Poi esco dalla stanza e torno a letto. E la Milla a quel punto tranquillizzata se ne torna a nanna.
La scena può ripetersi più volte, a seconda di quanti colpi di tosse il Tamagotchi darà.
La variante è che alla terza volta la Milla si scoccia di dover fare il corridoio per venirmi a chiamare. O forse a quel punto matura l’idea che io non sia la madre attenta e premurosa che dovrei essere, non lo so. Fatto sta che ecco, al terzo colpo di tosse, dopo essere venuta già a chiamarmi due volte, si trasferisce in camera nostra, per essere più comoda probabilmente quando deve chiamarmi.
E naturalmente non ai piedi del letto eh.. No, proprio sopra. Si ritaglia un angolino a onor del vero, per non dare troppo ingombro e si sistema lì.
Così la morale è che non ho figli che dormono nel lettone ma mi ritrovo a dividere il mio spazio con una cagnolotta in crisi d’ansia.. 🙂
Però che tenerezza 🙂
rasp, rasp, bauuu…