io sono dentro gli occhi tuoi, Vincent

In realtà siam partiti per andare a Ikea a comprare un tavolino il topobambino, il tamagotchi, la nonna e io. Non ci è neppure venuto il dubbio che potesse essere chiusa, a pasquetta.
E invece chiusa era.
E allora? Facciamo un salto in centro.
Bella Genova tra i turisti. Peccato solo che sia quasi tutto chiuso: negozi, bar… anche le librerie.
E se andassimo a vedere Mediterraneo? Ma sì dai, andiamo.
Proviamo!
Coi due nanetti proviamo!
E così siamo andati. E qui vi racconto quello che sostengo da anni: non esiste un divertimento per bambini e uno per adulti. Esiste un modo per far divertire i bambini sempre.
O quasi, quantomeno 🙂
A Mediterraneo hanno avuto la bellissima idea di mettere a disposizione (pagando eh) oltre alle audioguide per adulti anche delle audioguide per bambini.
Così ho preso per i nanetti due cuffie col telecomando (come lo ha chiamato il tamagotchi, che quando premeva i numeri sul tastierino per selezionare puntava il quadro) e siamo partiti a fare il nostro giro.
Le audioguide per i più piccoli raccontano i quadri (alcuni, selezionati) come storie.
E loro passavano da un quadro all’altro, restando incantati.
Il topobambino si sedeva in terra di fronte al quadro e stava a guardarlo, tutto assorto nell’ascolto, con gli occhi posati sui colori. E il Tamagotchi arrivava, gli si sedeva accanto e lo imitava, con le sue cuffiette e col naso all’insù, mentre la gente restava ferma all’ingresso delle sale a guardarli 🙂

Poi è arrivato Van Gogh e si è incantato.
questo è Van Gogh mamma!“, l’ha riconosciuto ed era tutto fiero, ha fatto partire l’audioguida e si è perso lì, davanti ad Arles vista dai campi di grano.
E sia chiaro, lui Van Gogh lo ama grazie ai Little Einsteins, non per spinta culturale materna!

Dopo un’ora e mezza siamo usciti. Annotando l’appuntamento con Van Gogh a novembre, imperdibile 🙂

Ecco, non sottovalutiamo i bambini,  non diamoli mai per scontati. Lasciamo che ci stupiscano!
Non decidiamo per loro sempre cosa sia divertente e cosa no, cosa sia per loro e cosa no.
Cosa sia interessante e cosa no!
Non diamogli solo giochi perché sono bambini. Non trattiamoli come bambini.
Cosa riescono a mangiare con gli occhi e con le loro testoline non possiamo immaginarlo.
E a darlo per scontato gli togliamo un po’ di spazio per sognare, stupirsi e stupirci.

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