Ho una emozione nuova oggi, strana in parte, particolare, commovente.
Quando ero ragazzina scrivevo canzoni strimpellando in maniera assolutamente indecente una chitarra classica, pigiando rec e play contemporaneamente sul registratore di cassette e cantando e suonando davanti al registratore posato sulla scrivania.
E a pensarci non era mica un millennio fa eh… parliamo di… beh sì, diciamo 22 o 23 anni fa O_o
E poi cuffie e via.
Alimentavo il mio ego.
Roba mia, solo per me.
Per riascoltarmi.
L’emozione sta nell’ascoltare oggi, a distanza di tutti questi anni, quel motivo, quella melodia diventare musica.
Sentire quel bozzolo immaturo, accennato, di soli accordi grattati male, diventare una cosa vera, viva.
Perché a differenza di altre cose, che a guardare da un altro tempo non piacciono più, io queste “canzoni” me le porto dentro.
Mi riconosco, le guardo con affetto, mi descrivono ancora.
Magari non tutte, ma tante sì.
E così, per questo, oggi mi emoziono.
Grazie.