da un bel po’ di tempo ormai la bimba (come la chiama il topobambino. bimba e basta. la bimba è solo lei) fa ciao con la manina; ha cominciato molto presto, prima timidamente, andando avanti con maggiore sicurezza.
poi per un po’ di tempo non l’ha più fatto.
ora muove la mano come a mostrare tutta la motilità del polso, non apre e chiude semplicemente ma la muove su e giù, è buffissima e tenerissima.
Appena vede qualcuno che anche vagamente conosce scatta il saluto, a volte a due mani 😀
E adesso, da qualche giorno ormai, insieme al saluto fa anche “Taaaaaaa…. taaaaaaa….”, il primo suono che accompagna con senso un gesto. Perché sì, ogni tanto mi chiama “mmmammma” oppure “mmmmemme” e io lo so che mi guarda e mi associa alla “parola”, ma in effetti è una lallazione che fa da diverso tempo, è un modulare un suono che può anche fare fuori contesto.
Invece questo è “ti dico ciao e te lo mostro pure”. e mi piace, mi commuove. cresce e cresce velocemente. e non nascondo la gioia ma ho anche un po’ di malinconia nel veder passare i giorni, cosa che per il topobambino non avevo. La vedo cambiare ogni giorno e mi piace, le leggo la fierezza nelle sue piccole conquiste. quando saluta ad esempio, le leggo negli occhi il suo piacere per il suo traguardo raggiunto, lo vedo dalla naturalezza con cui ti guarda e lo fa mentre ti parla.
però è diverso da com’è stato per il topobambino. con lui avevo voglia di vederlo correre verso traguardi importanti, avevo voglia di vederlo crescere in fretta. con lei molto meno. ho molta meno fretta. ho voglia di assaporare ogni momento e vederla “crescere” mi dà un po’ di nostalgia della mia piccola bimba che lascia indietro.
niente, ho scritto perché voglio fermare l’attimo per ricordare il suo “taaaa” mentre la mano saluta. Perché mi conosco e so che di qui a poco, complice un nuovo progresso naturale, non me lo ricorderò più, così come non ricordo il topobambino quando ha salutato per la prima volta, quando ha detto una qualche specie di “ciao”.
e invece voglio rileggerlo tra qualche tempo magari.
e ritrovarlo.
ricordo di aver letto per diverso tempo, scritta col gesso su una lavagnetta, una parola buffa: “spirigugi” mi pare… 😀
bisbigiu!!!! è vero… 😀
forse era un po’ più grandino però. Mi sa che lei essendo donna è più avanti 😛