Cosa ho imparato? Che non riesco a far parte della categoria delle madri. Quelle che si metterebbero una spilla con scritto io sono mamma intendo.. E sono tante. Ma proprio tante!
Ci sono le mamme-piombo, quelle madri così pesanti che ti senti oppressa solo a guardarle. Sono quelle che commentano ogni cosa, che mostrano sicurezza su tutto, che si mostrano sempre ferme e hanno tutte le risposte. Per dire, quelle che mentre qualcuno affronta con le maestre l’argomento generale “piangeranno e cosa dobbiamo fare? andare via lasciandoli piangere? Aspettare? Piangere anche noi? :-)” si sentono in dovere di far sapere a tutti che loro non vedono l’ora di mollare il figlio treenne all’asilo e che aspettano questo momento da tre anni appunto.. Quindi che non esiste questo problema, che loro sono forti e anzi, non hanno neppure bisogno di essere forti.
Poi c’è la madre accentratrice, quella che in mezzo a quindici genitori in una riunione generale fa domande e pone questioni assolutamente personali, del tipo se mio figlio suda gli si alza la temperatura quindi non preoccupatevi, non è febbre.. :-/
Altra tipologia è la madre miofiglioèunbambinoquindipuòfarequellochevuole.. Io sono probabilmente esagerata e ho l’ansia sempre che faccia qualcosa che dia fastidio, oltre ad essere insofferente, ma mi irritano tanto queste le madri quanto i loro figli.
Poi c’è la madre esperta (indipendentemente dal numero dei figli ovviamente), quella che ha già sperimentato tutto e ha imparato tutto. E quindi può insegnare il mestiere di mamma a tutte quante, comprese le famiglie numerose, le madri di figli più grandi.. A tutti.
E altre categorie ci sono eh; queste sono quelle identificate in una riunione per la scuola materna con una decina di genitori… Non male come fauna. Non male come inizio.
Lunedì primo approccio.
E speriamo bene. Non solo per i figli ma anche per le mamme.
E soprattutto per me che non so mica se ce la farò.
se ti chiedono qualcosa, tu dì che sei la zia 🙂
porta del cioccolato per consolarti quando esci… come mamma sono un’apprendista, ma come golosa ho una certa pratica 😉
esiste anche un metodo più sbrigativo per dividere le mamme: quelle che quando il figlio/figlia si sposa rimangono “la mamma” e quelle che diventano “la suocera” 🙂
io rimango la mamma, lo giuro lo giuro lo giurooooo!!!!!
anche le “mamme” dei cani si possono suddividere così 🙂