da piccoli nel nostro paradiso andavamo sui prati, lungo il torrente, nei boschi.
si arrivava dai nonni e ci si catapultava fuori dalla macchina.
le sensazioni sono quelle che restano e non so descrivere.
tempo fa eravamo bambini, mio fratello e io.
e mio fratello era più bambino di me, una testata di capelli biondi a caschetto, gli occhi scintillanti, timido e emotivo tenero e pauroso.
un topobambino.
si correva e giocava in un prato di erba non troppo alta, si passeggiava fingendo di cercare funghi inesistenti.
camminavo e non ricordo bene, in un momento mi volto e lo vedo seduto a terra, chino sul busto; torno indietro e mi avvicino.
Lo vedo che piange.
“Che c’è, Dade?”
anche il nomignolo, gliene ho cambiati tanti, adesso quello mi viene in mente
tira su la testa e mi guarda con gli occhioni sperluccianti e le lacrime grosse, la faccia tonda di pelle liscia
… guardavo questo fiore… è che mi sono commosso…
guardo il topobambino che siede di fronte al mare e resta incantato a guardarlo
spio il topobambino seduto sulla sua poltroncina ad ascoltare un cd dandogli la sua totale attenzione
mi siedo accanto al topobambino che raccoglie un fiore viola e lo porta al naso e chiude gli occhi
e le persone che amo di più si somigliano così tanto..!