via, si cambia e si resta uguali

ho passato un week end armonico, tra abbracci e bacetti insalivati, corse ai regali tra gente sconosciuta e librini letti cercando gli animali e i loro versi; la parola della settimana è “bia” che vuol dire “via”, inteso sia come conclusione urlata di “pronti, ai posti…”, sia come invito all’allontanamento perché sto bene così come sto dove sto e ora non ho voglia di altro.

tra minestre e cartoni animati, giochi inventati senza spesa, riposi e risvegli col sorriso e la voglia urlata ed emozionata di latte e biscotti.

è una vita buffa, a volte, quella in cui una popò nel vasino ci emoziona quasi alle lacrime.

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