Neve fresca, ipod e io

Stamattina, in una nevicata d’altri tempi, morbida, senza vento, ho portato il topobambino alla scuola sci e mi sono dedicata due ore di sci in solitaria: fiocchi abbondanti, piste deserte di sola neve fresca, l’ipod, vecchioni e io. A divorare discese senza sosta andando come ai vecchi tempi, un po’ al limite anche. Dopo due ore e un discreto volo a velocità non proprio bassa mi son fermata. Ho recuperato il topobambino e siamo rientrati, coperti di neve come pupazzi. Le ginocchia reggono, anche in…

chiamami sempre amore

Vecchioni ha vinto Sanremo. Non so perché piango. Non lo so. Sanremo non l’ho mai guardato. L’ho sempre evitato coscientemente. Forse è solo il solito mio guardare coi miei occhi. Forse è comunque emozione. Forse paura. Forse mi fa effetto qualcosa che da un lato stride, dall’altro però non so.. è come se fosse giusto. Non lo so davvero. Ma è così. E vaffanculo se non so spiegarlo. Me ne frego se non spiegarlo. E’ così. Ho spento la luce al topobambino e ha aperto…

la gestione della rabbia

Ma provate a spiegare a un bambino di cinque anni che si incazza come una biscia la gestione della rabbia. Provate a spiegargliela mentre state perdendo il derby. Provate a spiegargli, mentre si infuria perché non facciamo gol, che deve essere “sportivo” (…) e che a volte si vince, a volte (…) si perde. Provate a insegnargli che “bisogna saper accettare la sconfitta”, che “è sbagliato farsi travolgere dalla rabbia”. Provate a dirgli qualcosa mentre costruisce le barricate di giocattoli contro la porta per non…

Rivederti ogni volta

Non guardavo il festival da un millennio. C’era Vecchioni. Come ogni volta rivedo sempre di più mio padre. Solo che questa volta non l’ho rivisto solo io. Due amiche, due persone che l’hanno conosciuto, hanno pensato a lui. Hanno visto come vedono i miei occhi. Come sento io. Sorrido, con nostalgia. Mi mangio il cuore a vedere i miei bambini emozionarsi. Vivo lo stupore immenso di guardare la piccola cantare una canzone mai sentita. e sorrido e un po’ sto bene un po’ mi metterei…

Il corpo umano: bones

Qualche sera fa il tamagotchi ha approcciato il corpo umano. Ha trovato un libro della Disney che avevo comprato un paio di anni fa per il topobambino che all’asilo “studiava” il corpo umano e si era appassionato all’argomento. Allora lo abbiamo letto e le ho spiegato che dentro ha le ossa. Questa cosa le è piaciuta da matti! Così gliele facevo sentire dove la sua ciccia permetteva: la testa, le ginocchia, i gomiti… non la finiva più di studiarsi! “e ce ho anche nelle mani???…

canzoni che tornano

Ho una emozione nuova oggi, strana in parte, particolare, commovente. Quando ero ragazzina scrivevo canzoni strimpellando in maniera assolutamente indecente una chitarra classica, pigiando rec e play contemporaneamente sul registratore di cassette e cantando e suonando davanti al registratore posato sulla scrivania. E a pensarci non era mica un millennio fa eh… parliamo di… beh sì, diciamo 22 o 23 anni fa O_o E poi cuffie e via. Alimentavo il mio ego. Roba mia, solo per me. Per riascoltarmi. L’emozione sta nell’ascoltare oggi, a distanza…

macheda, l’uomo nuovo

In questo periodo calcisticamente da dimenticare, in questo mercato di svendita blucerchiata, segno questo aneddoto di una quindicina di giorni fa (quindi antecedente alla depressione per la dipartita del Pazzo verso lidi nebbiosi). Il tamagotchi, altrimenti detta “spugna” o nel dettaglio “sentoanchequellochenonimmaginate” l’altro giorno, mentre guardavamo la partita fa: “c’è a pattita?? giocca a Pamp?” “sì” dico io… e lei: “a Pamp ha uno nuovo, macheda” :-O cioè, la Samp ha comprato uno che si chiama Macheda davvero. ma lei che cacchio ne sa????? Non…

Ormoni e dintorni

Le perle del topobambino stasera: – Mamma.. posso guardare striscia la notizia? Non tutta eh, solo le ragazze che entrano ballando.. – Certo che il pisellino è scomodo! – ma cosa dici? Pensa a com’è comodo per fare la pipì! – eh? Comodo?! Ma se bisogna sempre reggerselo!!! O_o

babbo natale è sempre il benvenuto

Natale è andato. Regali in quantità industriale. Bambini emozionati e felici. Io stanca morta. Topobambino con varicella. Tamagotchi con varicella in arrivo. La sera del 24, a casa per malattia ovviamente, il topobambino aveva paura di sentire l’”oh-oh-oh!” di Babbo Natale. E poi: “ma il camino è stretto, come fa a passarci?” “ma le renne mica volano!” “ma dove si ferma la slitta?” “ma possibile che non si faccia vedere?” (e subito dopo: “io non lo voglio vedere, no no no!!!”) la risposta a tutto…

La lettera j

Il topobambino torna dall’asilo, qualche giorno fa: – mamma, a scuola sono arrivato alla lettera j!! Io, che sono notoriamente una spaccapalle: – però non è una lettera dell’alfabeto italiano!  Lui si offende (è un tantino permaloso, chissà da chi ha preso :-D), fa il grugno e si impunta.. – ma nooo, non è vero! Ci sono le parole con la j!! C’è jeep e pantaloni!!! … … Ah no,  jeans!!! 😀 (poi naturalmente si è offeso perché ridevo)