noi saremo sempre qua

domenica la samp ha perso e con questo direi che il purgatorio della B ci aspetta e non nutro sinceramente speranze di salvezza. ma non è di questo che voglio parlare, non è questo che voglio appuntarmi qui. domenica il topobambino ha fatto il suo esordio allo stadio. colorato, blucerchiato, col viso dipinto, la felpa larga, il capellino e gli occhi sperluccicanti. ci siamo lui e io per manina che camminiamo lungo il marciapiede in mezzo a mille altre persone, tra sciarpe e bandiere, la…

la gestione della rabbia

Ma provate a spiegare a un bambino di cinque anni che si incazza come una biscia la gestione della rabbia. Provate a spiegargliela mentre state perdendo il derby. Provate a spiegargli, mentre si infuria perché non facciamo gol, che deve essere “sportivo” (…) e che a volte si vince, a volte (…) si perde. Provate a insegnargli che “bisogna saper accettare la sconfitta”, che “è sbagliato farsi travolgere dalla rabbia”. Provate a dirgli qualcosa mentre costruisce le barricate di giocattoli contro la porta per non…

macheda, l’uomo nuovo

In questo periodo calcisticamente da dimenticare, in questo mercato di svendita blucerchiata, segno questo aneddoto di una quindicina di giorni fa (quindi antecedente alla depressione per la dipartita del Pazzo verso lidi nebbiosi). Il tamagotchi, altrimenti detta “spugna” o nel dettaglio “sentoanchequellochenonimmaginate” l’altro giorno, mentre guardavamo la partita fa: “c’è a pattita?? giocca a Pamp?” “sì” dico io… e lei: “a Pamp ha uno nuovo, macheda” :-O cioè, la Samp ha comprato uno che si chiama Macheda davvero. ma lei che cacchio ne sa????? Non…

febbre a 90°

certo che è stata una bella botta. e non per il fatto in sé, quello era preventivato. ma per come è venuto. che sicuramente non c’era modo peggiore per un tifoso. una delusione cocente dopo una tensione impressionante, scariche di adrenalina a mille, l’atmosfera intorno che sembra manchi l’aria, urla di gioia, pazzia, paura; ci si crede fino in fondo e in fondo invece trovi la beffa che ti leva le parole. incassi, deglutisci e guardi. e senti ancora quel boato che è il tifo,…

che serà serà

in quegli anni si cantava “che serà serà..” e sì, whatever will be, will be. ma oggi, adesso, per 90 minuti ancora ci siamo, seduti qui, nel mezzo dell’Europa, nell’Europa che conta. ed è bello, davvero, vedere colori diversi e nuovi girare per la città, gruppetti di tifosi con quell’aria un po’ da turista che fa passare il tempo; si guardano attorno, si fanno guardare, le sciarpe e le bandiere appese agli zaini o portate come mantelli. è bello perché stasera sarà una bolgia e…

Ed è champion’s league!

16 maggio 2010: è champion’s league. 18 anni dopo e allora era ancora coppa dei campioni. Erano anni, anni e anni che non soffrivo così. Una sofferenza antica, da fiato che manca, da stomaco chiuso e tutto il calcio minuto per minuto nelle orecchie. E l’urlo liberatorio al gol, un urlo che quasi non usciva. Mio padre se fosse qui lo so, avrebbe detto “non ho sofferto mica.. io ero tranquillo” 🙂 Come dice qualcuno “manca una luce sola questa notte, però la vita, che…

lezione di tifo

dialogo origliato in cameretta topobambino: “Oh, la matilde ha detto che lei non è più genuana ma è diventata sandoriana” amica-del-topobambino:”Ah sì? ma non era juventina?” topobambino:”era juventina ma no lei, la noemi. lei  era genuana ma ora è diventata sandoriana. però mica si può cambiare!!!!!” amico-del-topobambino: “è vero, non si può cambiare! Nessuno può cambiare squadra! boh…”. ah, i bambini, beata innocenza… 😀

il marziano tra noi

Premetto che io non c’ero. Nonostante il mio abbonamento di sud, la pancia non mi permette di presenziare. Ma mi sono commossa al solo pensiero. Insomma, sabato sera allo stadio c’era lui, il marziano, l’unico grande Alviero. Il mio mito di bambina. I riccioli pazzi. Il piede magico. Il nome che più ho amato (e che avrei dato a mio figlio se avessi avuto un po’ di collaborazione). Penso Alviero e ritorno al vecchio Ferraris, alle battaglie, alla Samp che si muove intorno a lui,…