sogna ragazzo sogna

stanotte alle tre il topobambino si è svegliato. è un bambino, direte voi, che c’è di strano? beh, un po’ strano lo è, lui è un “sonno profondo” e per mia grazia lo è sempre stato; nanna alla sera alle nove e mezza e risveglio al mattino (o al massimo un risveglio al mattino presto presto perché i morsi della fame si sa, sono una maledizione… latte e biscotti e via di nuovo nel mondo dei sogni) ha mugolato e poi è esploso in un…

i bambini fanno ohh

la notizia è che sono due settimane che non ho mal di testa. così per praticamente dieci giorni di casa ho goduto ogni attimo e angolo senza il mal di testa che  tormenta.. e quasi non ci credo. stamattina qui in ufficio piangerei… dieci giorni il topobambino e io, dieci giorni che mi hanno insegnato quanto sia grande, cresciuto e quanto le quattro ore scarse che passo con lui quando arrivo dal lavoro fino a che non va a nanna mi nascondano in realtà quello…

un mi cantino

il topobambino musicale canta ondeggiando la voce con la “p” e la “b” e suona la chitarra incastrando le ditina grasse tra le corde. pizzico un mi cantino e mi imita con la bocca semiaperta. mi porge la chitarra più grande di lui e strimpello una canzone qualunque; si mette a ballare felice, ma felice davvero. allora attacco una canzone che conosce.. si ferma e mi guarda stupito, indietreggia e si siede in terra ad ascoltarmi. io gli canto e rido un po’, lui mi…

via, si cambia e si resta uguali

ho passato un week end armonico, tra abbracci e bacetti insalivati, corse ai regali tra gente sconosciuta e librini letti cercando gli animali e i loro versi; la parola della settimana è “bia” che vuol dire “via”, inteso sia come conclusione urlata di “pronti, ai posti…”, sia come invito all’allontanamento perché sto bene così come sto dove sto e ora non ho voglia di altro. tra minestre e cartoni animati, giochi inventati senza spesa, riposi e risvegli col sorriso e la voglia urlata ed emozionata…

lo schiocco al cuore

rotola nell’erba e si butta sui cani, pazienti e amorevoli ieri l’ape è diventata “pae”, si tratta di un’evoluzione, prima era solo “pe” ora  siamo passati ad un suono articolato. nella sera fresca ma non novembrina abbaia con i cani alla luna e alle ombre. non ha paura del buio, a volte lo ritrovo a giocare in una camera oscura, come se nulla fosse. di timidezza nasconde la faccia nel mio collo ed è una sensazione bellissima per il mio egoismo; mi sento una casa,…

sera

è sera. il topobambino piange. uouo, uouo vuole andare a prendere l’uovo nel pollaio – le galline fanno la nanna cucciolo, è tardi, domani… ma cos’è domani, che consolazione è? poi un’urlo quasi straziante la volpe, penso ma no… punto la pila in alto, nelle fasce, frugo il buio con un movimento lento ecco lassù, due occhi brillanti catarifrangenti è la volpe eppure… guardo bene, e no, è alta, slanciata guarda piccolo, guarda è un cerbiatto, sì un cerbiatto… il topobambino guarda in su, con…

di acqua siamo fatti

il topobambino è un pesce. sì sì, bella la campagna, i prati, le caprette e le coccò; bello il giardino nel quale imitare i cani, innaffiare i fiori, splendido l’orto in cui raccogliere e direttamente mangiare pomodori di fine stagione dalla pelle secca (che migliore merenda di metà mattina c’è? nessuna, per lui…). Bella la macchinina, bello il triciclo e lo scivolo, belli i fiori da guardare, la musica, le corse e le canzoni. bello tutto… ma l’acqua! l’acqua è la più bella sensazione che…

a vivere col cuore dentro il naso

giochiamo sulle gradinate della piscina. una signora guarda il topobambino, si avvicina, lui le tocca il naso per vedere se fa rumore i nasi quando vengono schiacciati fanno peee, bibip oppure mimiiii la signora si prodiga in complimenti, il topobambino è un tipo che esteticamente colpisce, è vero quindi si perde un po’ di anima tra gli occhi azzurri e i riccioli biondi sulle orecchie, alla zio paperone meglio così, mi tengo la finestra aperta sulla sua anima solo io e ci sbircio dentro lo…

e voglio assomigliarvi

da piccoli nel nostro paradiso andavamo sui prati, lungo il torrente, nei boschi. si arrivava dai nonni e ci si catapultava fuori dalla macchina. le sensazioni sono quelle che restano e non so descrivere. tempo fa eravamo bambini, mio fratello e io. e mio fratello era più bambino di me, una testata di capelli biondi a caschetto, gli occhi scintillanti, timido e emotivo tenero e pauroso. un topobambino. si correva e giocava in un prato di erba non troppo alta, si passeggiava fingendo di cercare…