con un cucchiaio di legno

Quando era piccolo, mio fratello diceva “ho un pizzico al cuore” ed era malinconia, una punta di dolore, il cuore un po’ pesante. poi andavamo a trovare il nonno, non quello che arava l’orto e ci portava in vespa, quello più vecchio, con il bastone; ci faceva fare il cavalluccio e suonava una chitarrina ed era allegro… ma mio fratello quando tornavamo a casa piangeva. Perché si commuoveva di un uomo vecchio, con il bastone. oggi è maccaia qui, dentro e fuori, e mescolo il…

canta che ti passa

ce l’ho da quando ero una bambina. piccola eh. è una fissazione, uno sfogo, un divertimento, un angolino di sogno. è la voglia di cantare. per carità, niente di professionale, non ho neppure tutta ‘sta gran bella voce; intonata sì, ma niente di più. ma adoro cantare. e anche adoro sognare di cantare. chiamatelo sogno, desiderio di esibizionismo forse; quando ero bambina mi chiudevo in sala con il mio giradischi 33 giri, mettevo (o mi facevo mettere) sul piatto uno dei miei dischi preferiti,  il…

e voglio assomigliarvi

da piccoli nel nostro paradiso andavamo sui prati, lungo il torrente, nei boschi. si arrivava dai nonni e ci si catapultava fuori dalla macchina. le sensazioni sono quelle che restano e non so descrivere. tempo fa eravamo bambini, mio fratello e io. e mio fratello era più bambino di me, una testata di capelli biondi a caschetto, gli occhi scintillanti, timido e emotivo tenero e pauroso. un topobambino. si correva e giocava in un prato di erba non troppo alta, si passeggiava fingendo di cercare…