Premetto che io non c’ero.
Nonostante il mio abbonamento di sud, la pancia non mi permette di presenziare.
Ma mi sono commossa al solo pensiero.
Insomma, sabato sera allo stadio c’era lui, il marziano, l’unico grande Alviero.
Il mio mito di bambina. I riccioli pazzi. Il piede magico. Il nome che più ho amato (e che avrei dato a mio figlio se avessi avuto un po’ di collaborazione).
Penso Alviero e ritorno al vecchio Ferraris, alle battaglie, alla Samp che si muove intorno a lui, alla sua pazzia, al genio e sregolatezza.
A un tiro altissimo sulla traversa 🙂
Avrei voluto salutarlo, tutto qua.
Ciao Marziano!