Addio al ciuccio

Domenica mattina il topobambino ha buttato via i suoi ciucci. Ha deciso lui, forse perché all’asilo un suo amico aveva buttato il suo. Lunedì mattina la fatina dei ciucci ha lasciato un bel regalo e lui era tutto contento!.. Solo che la prima sera non conta, aveva la febbre a 40. Lunedì pomeriggio non ha dormito, non ha voluto e so che posticipava il momento della verità. Alla sera infatti è andato un po’ in crisi.. era stanco, febbricitante, un po’ piangeva un po’ si…

L’alba di casa mia

Due mattine fa. Mi sveglio, che il topobambino mi chiama. Non sono ancora le otto, è presto.. e vorrei dormire ancora un po’. Vado in cameretta ma lui non c’è. Lo chiamo. “mamma! Sono qui, vieni a vedere!”. E lo trovo in bagno a guardare l’alba dalla finestra. Il sole è una palla arancione che trema e sale dal mare. E lui alla finestra, col naso incollato al vetro, si gode questo spettacolo. “E’ il sole che nasce” gli dico. Poi ci laviamo e andiamo…

22 ottobre, la sera prima del giorno

Ed eccomi qui. A guardare Genova dall’alto, ad aspettare domani, a cercare di non pensare al mio topobambino che ora dorme beatamente a casa della nonna ma che ogni tanto dice che “mi aspetta” e che non vuole andare a scuola domani.. Eccomi qui tra un monitoraggio e l’altro in una stanza singola con bagno personale e vista sui tetti genovesi (ospedale pubblico eh!) che mi riporta a tre anni e mezzo fa.. Qui era tutto diverso ma la vista era la stessa. Eccomi qui…

Del mal d’orecchio e della supposta

E’ l’una di notte, sono scaduta da un giorno, aspetto che l’inquilina qui si decida a uscire sperando di non doverla far tirare fuori a forza. Ho sonno da morire e il topobambino stasera ha vomitato la cena e si sveglia ogni quarto d’ora circa lamentandosi per un mal d’orecchio che mi butta nello sconforto perché non so cosa fare.. Non ne ha mai avuto, non ne ha mai sofferto e non ho niente di “specifico” da dargli. Allora gli ho messo una supposta di…

Primo (vero) giorno di scuola

Cambierà eh e andrà in crisi, sicuramente succederà. Ma stamattina l’ho portato all’asilo per la prima volta, col suo grembiulino azzurro a quadretti ripiegato sulle maniche sempre troppo lunghe; siamo scesi a piedi da casa, lui e io, con la nostra borsa con asciugamano, cambio di vestiti, bavaglino. Abbiamo fatto tutta la via e lui si fermava ogni due metri a raccogliere fiori gialli da portare alla maestra. Siamo passati dalla casa di Sino, un vecchietto che abita poco sotto di noi, era lì nel…

io sono mamma, training autogeno

Cosa ho imparato? Che non riesco a far parte della categoria delle madri. Quelle che si metterebbero una spilla con scritto io sono mamma intendo.. E sono tante. Ma proprio tante! Ci sono le mamme-piombo, quelle madri così pesanti che ti senti oppressa solo a guardarle. Sono quelle che commentano ogni cosa, che mostrano sicurezza su tutto, che si mostrano sempre ferme e hanno tutte le risposte. Per dire, quelle che mentre qualcuno affronta con le maestre l’argomento generale “piangeranno e cosa dobbiamo fare? andare…

pomeriggio baccano nei pollai

giornata calda di sole, sdraiati sul prato in maglietta. il topobambino prende le uova dal nido “tre… tre.. tre” lui conta, ma dice solo il tre, con la erre che si attorciglia. E le uova sono proprio tre. Poi prende la paletta e scava una buca portando la terra in un vaso. All’improvviso molla tutto e corre dalle caprette, vuole infilare un piede nel secchio dell’acqua attraverso la rete; non ci riesce, allora ci puccia le mani fino ai gomiti. Siamo al terzo cambio della…