Metti una sera a casa nostra: Anna, Gauguin e Miró

  Dopo aver letto la vita di Van Gogh stasera tocca alla vita di Gauguin. Letture leggere 🙂 Alla fine ci facciamo prendere e lo leggiamo tutto; da Pont-Aven ad Arles, dal viaggio tahitiano al ritorno a Parigi. Allora Anna mi dice che ha parlato “di Vincent e Paul” con la maestra e che, restando nel mondo dell’arte, la maestra le ha mostrato “un quadro strano”. Le chiedo se fosse mica di Miró: – Sì! Era proprio Miró! Mamma cerca il carnevale … ecco sì…

L’odore della musica buona

  Anna stava dipingendo a suo modo Starry Night. Siamo in pieno periodo Van Gogh; dipinge, disegna, legge e rilegge la sua vita; tutto è cominciato per colpa mia e del bellissimo libro di Irving Stone che stavo leggendo, brama di vivere. Ne ho un po’ parlato con Anna e Marco e poi mi sono ricordata di avere un libro per bambini sulla vita di Van Gogh,  Vincent Van Gogh e i colori del vento. Così lo hanno letto. Anna ha passato tre fasi, come spesso le succede:…

Figlia, una dedica e la commozione

  Ho portato a casa il dvd di Camper, il  concerto di Vecchioni. Mi sembra in effetti siano passati mille anni da quel concerto; Anna guarda e dice: “ma è Vecchioni? Io quasi non lo riconosco”. E in effetti era giovane; ero una ragazza io, quando siamo andati a vederlo. Lo guardiamo e cantiamo, tutti e tre simulando di essere su un palco: i bambini con un microfono vero e un tritapepe, io con un porta stuzzicadenti 😀 Poi arriva Figlia. Anna dice: “Non la…

Sei anni e la felicità

  Et voilà, i sei anni sono arrivati. Una bella festa in famiglia con nonne e cuginetti, i giochi, la torta, i regali: un “sobrio” vestito da principessa, due bamboline, i braccialetti con gli elastici, uno lettore cd per la cameretta. E un pianto finale a dirotto. A fine serata Anna prova il suo lettore cd nuovo; lo accende e arriva con un cd… a caso 😉 Lo mette su e la musica si diffonde per la casa; canta Anna e balla anche un po’, nel…

Diventare scolaretti

  Anche Anna è entrata nel mondo della scuola. Piccola, col suo zaino sulle spalle e il grembiulino nero che la fa sembrare ancora più scricciola, gli occhietti vispi e l’emozione di crescere. Ha cominciato la sua avventura e noi ci illudiamo di esserci ma guardiamo solo dalla finestra, cercando di interpretare le sue giornate dai suoi occhi, dai suoi racconti, dai sorrisi; sbirciamo i quaderni e attacchiamo etichette sui libri e lo facciamo forse per lasciare un po’ di traccia di noi che restiamo…

Sogna bambina sogna

L’altra mattina l’Anna si sveglia: “Mamma ti racconto il sogno che ho fatto stanotte? Allora: eravamo io e te al concerto di Vecchioni e lui cantava Aiace quasi subito! Così io cantavo e poi lui faceva tutte quelle che io conosco e io le cantavo tutte! Allora a un certo punto smetteva di cantare e mi diceva: – Ma tu le canti tutte! Scommetto che anche tu da grande vuoi fare la cantante! E io gli dicevo di sì e che però devo imparare perché sono…

Ciao asilo (secondo turno)

E anche per lei è arrivato il momento di salutare l’asilo. E’ arrivato il momento di scendere dal palco, prendere il sacchetto con tovagliolo e asciugamano, raccogliere i disegni e salutare tutti; scendere le scale per l’ultima volta e guardare indietro, guardare gli anni di giochi, compagni, salone, veranda, maestre, pranzetti, merende, lavoretti, canti e danze. Voltarsi ancora una volta e salutare tutto e tutti, che adesso si va a scuola, ho cinque anni e mezzo, sono piccola ma ho cinque anni e mezzo. Commuoversi…

Vecchioni a Genova, il primo concerto di Anna

  Il primo concerto di Vecchioni per Anna, 5 anni (Marco ormai è un veterano, è al terzo). Lei emozionata da giorni, anzi “agitata” – come continuava a dire – perché “è la prima volta eh!”. Io solo preoccupata che si addormentasse a metà, lei che è abituata a crollare non troppo tardi. Preoccupata non per il fatto in sé, ma perché certamente poi lei stessa si sarebbe arrabbiata molto (conosco i miei polli). Già per me è un’emozione grande, grandissima, andare a questo concerto con…

Vecchioni di madre in figlia

Ero una bambina e mi chiudevo in sala, accendevo il grande giradischi e mettevo uno dietro l’altro i 33 giri che mio padre una sera aveva portato a casa; avevamo ascoltato Vecchioni in un concerto all’aperto all’Acquasola di Genova. Ci era entrato dentro come un colpo di fulmine, con l’improvvisa voglia di conoscerlo tutto, sentirlo tutto. Era il 4 agosto 1983. Mio padre appunto è arrivato una sera dal lavoro – e ricordo la chiave che gira nella toppa, ricordo che ogni sera la chiave…