L’Antonia

“Mi chiamo Budo. Esisto da cinque anni. Cinque anni è una vita lunghissima per uno come me. È stato Max a darmi questo nome. Max è l’unico essere umano che riesce a vedermi. I genitori di Max mi chiamano l’amico immaginario. Non sono immaginario.” (Matthew Dicks, l’amico immaginario) Non ne ho mai parlato qui ma devo rimediare perché non sia mai che una cosa come questa andando avanti negli anni si perda dalla memoria familiare (anche se dubito che succederà) 🙂 L’Antonia vive con noi…

la gestione della rabbia

Ma provate a spiegare a un bambino di cinque anni che si incazza come una biscia la gestione della rabbia. Provate a spiegargliela mentre state perdendo il derby. Provate a spiegargli, mentre si infuria perché non facciamo gol, che deve essere “sportivo” (…) e che a volte si vince, a volte (…) si perde. Provate a insegnargli che “bisogna saper accettare la sconfitta”, che “è sbagliato farsi travolgere dalla rabbia”. Provate a dirgli qualcosa mentre costruisce le barricate di giocattoli contro la porta per non…

babbo natale è sempre il benvenuto

Natale è andato. Regali in quantità industriale. Bambini emozionati e felici. Io stanca morta. Topobambino con varicella. Tamagotchi con varicella in arrivo. La sera del 24, a casa per malattia ovviamente, il topobambino aveva paura di sentire l’”oh-oh-oh!” di Babbo Natale. E poi: “ma il camino è stretto, come fa a passarci?” “ma le renne mica volano!” “ma dove si ferma la slitta?” “ma possibile che non si faccia vedere?” (e subito dopo: “io non lo voglio vedere, no no no!!!”) la risposta a tutto…

alluvione, dolcenera del 2010

avrei voluto andare in giro a scattare un po’ di foto per fermare con la mia macchina fotografica Cogoleto e Varazze ferite dall’alluvione, ma non sono riuscita. è naturale che dopo quello che abbiamo visto il pensiero corra al 1970. anche se non c’eravamo, non c’ero. ma i racconti,  quelli chiunque di noi qui li ha sentiti. da genitori, nonni, amici. e le foto, i filmati in bianco e nero, anche quelli ci appartengono. e ora ce li abbiamo qui, a colori. il fango e…

Ed è champion’s league!

16 maggio 2010: è champion’s league. 18 anni dopo e allora era ancora coppa dei campioni. Erano anni, anni e anni che non soffrivo così. Una sofferenza antica, da fiato che manca, da stomaco chiuso e tutto il calcio minuto per minuto nelle orecchie. E l’urlo liberatorio al gol, un urlo che quasi non usciva. Mio padre se fosse qui lo so, avrebbe detto “non ho sofferto mica.. io ero tranquillo” 🙂 Come dice qualcuno “manca una luce sola questa notte, però la vita, che…

la settimana bianca

abbiamo fatto la settimana bianca e sto già pensando che magari… chissà… si potrebbe quasi rifare 🙂 E’ stata una bellissima settimana: sole, neve, caldo, il topobambino in entusiasmo come mai l’ho visto. le nostre sciate uscendo “presto” di casa la mattina per farci una seggiovia insieme prima della scuola collettiva, i bimbi tutti insieme in fila dietro la maestra Livia che quando li vedeva un po’ più svogliati li gratificava infilando loro in bocca quasi di nascosto una caramellina o uno zuccherino. Lo spazzaneve,…

la squadra del “nostro” asilo

abbiamo fatto una gita al cavallino matto, siamo partiti la mattina alle 7 in pullman con un’orda di bambini dell’asilo del topobambino. e la cosa che più mi è piaciuta sono proprio i bimbi. tutti. E io – chi mi conosce lo sa – non sono mai stata una propriamente paziente o con una particolare passione per i bambini. Ma ragazzi, davvero, questi sembrano speciali! non hanno litigato mai, hanno giocato e corso tutto il giorno, viaggiato quattro più quattro ore senza un capriccio fuori…

foglie di quadrifogli (intatte e mangiucchiate)

ho trovato ben due quadrifogli in un vaso di mia mamma. forse mi devo preoccupare..? c’è da dire che la quarta foglia di uno dei due era decisamente rosicchiata… che poi ho rischiato la vita mia e dell’annina in un quasi frontale con un deficiente che sorpassava in curva (ma piena curva eh…) e ora non so se ho avuto la sfiga di perdere dieci anni di vita per la paura o la fortuna di vedere salvati gli anni a venire (forse). certo che il…

Del blog, della memoria e del gentil sesso

Mi sono accorta che quello che mi piace del blog è andare indietro e ritrovare momenti che a volte addirittura avevo dimenticato. O quantomeno accantonato. Questa è la ragione per la quale fisso qui dentro episodi e “uscite” soprattutto del topobambino. Perché mi conosco e so che purtroppo la mia memoria sa fissare al momento ma sulla lunga distanza spesso perde colpi. Come se gli eventi fossero foglietti appiccicati con lo scotch. E invece voglio poter ripescare le cose che mi colpiscono, mi piacciono, mi…