Diventare “un po’ grande”

Lo avevo scritto qui: l’Anna che alla sera si addormenta addosso a me e io che la respiro e assaporo l’abbraccio. Il vizio mio e suo. Il calore scambiato. Oggi comincia il nuovo anno e lei ha voluto lasciare il lettino per il letto grande. E ha voluto andare a dormire da sola. Buonanotte, bacino e l’ho lasciata lì. Il topobambino era agitato, si è alzato ed è venuto in sala: “Ce l’ha fatta?” Mi ha chiesto. Siamo andati a vedere. E lei si era…

L’alluvione da qui

Comunque finirà, quando finirà, non dimenticherò questi giorni. Da una parte la Liguria, la mia Liguria, martoriata e offesa da fango e acqua; dall’altra questa eterna sensazione di impotente attesa, questa tensione continua a scrutare il cielo, ascoltare il rumore della pioggia, misurare l’acqua che cade. All’improvviso non c’è altra notizia importante, non c’è differenza tra notte e giorno. All’improvviso hai solo paura di quello che vedi, hai paura che la rabbia dell’acqua possa colpire anche qui. E guardare le immagini di Genova, rivedere il…

della volpe, del gallo, dell’oca e degli uomini

C’erano una volta un gallo, un’oca, una volpe e una famiglia di umani. Una notte la volpe arrivò alla casa degli umani: c’era un bel pollaio pieno di galline, un recinto con due oche e due capre, ogni ben di Dio insomma. La volpe cominciò a prendere l’abitudine di passare ogni notte a dare un’occhiata. Arrivava, faceva un giro, studiava la situazione, lasciava qua e là qualche segno del suo passaggio e se ne tornava da dove era venuta. Finché una sera gli umani chiusero…

In prima elementare

E così è arrivato anche il tempo della scuola elementare. Ha cominciato bene, sembra contento, la maestra è d’esperienza e per ora tutto fila liscio. Ricordiamolo il 12 settembre. Io non lo so, sto così. Mi sento nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma lui è bello nella sua allegria (per ora) e tra i suoi compagnetti. Guida la fila dei bimbi perché è il più piccolino d’altezza. E a vederli è un po’ come dice la nonna: “son troppo piccini per andare a scuola!”…

L’ora di dirsi addio

Benni è nato nelle mie mani, primo di sei fratellini. Sgusciato fuori dalla Nike che lo guardava perplessa e stranita è scivolato proprio nelle mie mani, sporco e avvolto nella placenta. La Nike lo guardava e non osava toccarlo. Come non avesse capito cosa stesse succedendo e senza alcun istinto materno per quel cucciolo che tanto assomigliava a un topino. La veterinaria era al telefono e diceva di tagliare la placenta se la mamma non si fosse messa a leccarlo: così l’ho tagliata delicatamente, con…

Il cuore che batte

Tamagotchi: mamma ma che cos’ho qui? Io: è il cuore! Lo senti che batte? E’ il tuo cuoricino! Tamagotchi: ma acche tu ce l’hai? Io: e sì, ce l’ho anch’io Tamagotchi: e acche papà? E acche macco? Io: sì Anna, anche loro, tutti lo abbiamo Topobambino: Sì sì Anna ce l’abbiamo tutti! Tutti tutti! Tutti tranne Dio e i marziani! :-O

Marco e il primo dentino caduto

Ieri è stato un gran giorno, un giorno importante: il topobambino ha perso il suo primo dentino. E’ un incisivo inferiore. Dondolava – non troppo – da un po’ e aveva già dietro il dente nuovo che spuntava. E’ caduto ma in realtà sarebbe stato sicuramente ancora un po’ lì al suo posto se il topobambino oggi pomeriggio non avesse deciso di aprire coi denti il suo salvadanaio 🙂 E così è saltato via. E’ un dentino minuscolo. E stasera ci siamo organizzati per il…

Sarà il brivido di averti addosso

E’ un vizio lo so, un retaggio di quando la allattavo e la sera si addormentava così, ciucciando. Alla nanna della sera il Tamagotchi si addormenta in braccio a me sul divano. Anzi non in braccio, addosso è una descrizione più appropriata. Al pomeriggio no, se ne va tranquillamente nel suo lettino. Ma la sera deve mettersi lì, pancia addosso a me, stile marsupioterapia. E gliel’ho detto, tutti i bimbi si addormentano nel loro lettino, Marco ha sempre dormito da solo da quando è nato,…