la mamma è qui

Quanto una bambina di tre mesi e mezzo possa essere legata a sua madre lo vedo oggi, in queste stanze di ospedale. Da quando siamo entrati mi è stata aggrappata con gli occhi: la prima visita, la seconda, tutti gli aerosol, l’ossigeno, ha fatto tutto cercando i miei occhi. E mi diceva “ci sei, allora mi fido, allora va bene”.
E io le sorridevo e lei mi sorrideva e quanta fatica per non piangere mentre stava lì in quel lettino, la mascherina con l’ossigeno sul viso, il misuratore per la saturazione legato alla manina.
E ora è qui, nel letto accanto al mio, lo schienale sollevato, è così piccola in un letto da grandi, lei che sembra invece così grassoccia. Dorme. E prima ha aperto gli occhi appena e subito dopo li ha sbarrati, in questa stanza che non è casa sua. Allora sono scesa dal mio letto e le ho detto “sono qui”.. e lei ha sorriso e ha richiuso gli occhi.
Dormi amore. E quando ti sveglierai, io sarò qui..

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