canta che ti passa

ce l’ho da quando ero una bambina. piccola eh.
è una fissazione, uno sfogo, un divertimento, un angolino di sogno.
è la voglia di cantare.
per carità, niente di professionale, non ho neppure tutta ‘sta gran bella voce; intonata sì, ma niente di più.
ma adoro cantare.
e anche adoro sognare di cantare.
chiamatelo sogno, desiderio di esibizionismo forse; quando ero bambina mi chiudevo in sala con il mio giradischi 33 giri, mettevo (o mi facevo mettere) sul piatto uno dei miei dischi preferiti,  il pennellino per pulire il disco o l’apritenda erano il mio microfono simulato e via, a cantare come se fossi su un palco.
è che mi faceva stare bene.
e oggi con il pc, le cuffie e il microfono a volte mi diletto, mi chiudo in sala, faccio partire una base e canto, registro.
oppure se sento musica in cuffia, in treno, chiudo gli occhi e immagino di cantare.
mi sento bene così. quindi non è una malattia.

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