la felicità non è progetti

mi piacerà rileggere tutto quello che ho scritto, un giorno.
come aver annotato sul calendario momenti e attimi, come averli fissati in una fotografia.

tra poco esco, la settimana di lavoro è finita e arrancherò dal topobambino (arrancherò perché viaggio in treno) per il fine settimana di noi, anche se il tempo non sembra sarà bello.

ho in mente giornate per il prossimo futuro, per il corso dell’anno, le annoto qui: un giro sul trenino che si arrampica fino all’entroterra – lo adorerà, penso -, una giornata allo zoo safari che così vede dal vero quegli animali che gli mancano (ho sviluppato la tossicità al libro della giungla, ormai lo sa a memoria e anticipa le battute ma non possiamo vedere altro… o quasi), una gita in bicicletta nel seggiolino davanti percorrendo la passeggiata  sul mare che hanno fatto – e crescerà ancora e sarà ancora più lunga e bella.

Che poi a lui basta affacciarsi alla sua finestra e vedere il gatto gigi o infilarsi nel pollaio a prendere le uova dal nido per essere gioioso; o, meglio ancora, entrare nel recinto delle caprette.
Senza il bisogno di cercare elefanti e giraffe.

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