di acqua siamo fatti

il topobambino è un pesce.
sì sì, bella la campagna, i prati, le caprette e le coccò; bello il giardino nel quale imitare i cani, innaffiare i fiori, splendido l’orto in cui raccogliere e direttamente mangiare pomodori di fine stagione dalla pelle secca (che migliore merenda di metà mattina c’è? nessuna, per lui…).
Bella la macchinina, bello il triciclo e lo scivolo, belli i fiori da guardare, la musica, le corse e le canzoni.
bello tutto… ma l’acqua!
l’acqua è la più bella sensazione che viva.
non importa se di rubinetto, di pozzanghera, di innaffiatoio; non importa se in casa o fuori, se corrente o ferma.
L’acqua interrompe qualunque attività stia facendo, l’acqua catalizza la sua attenzione in qualunque momento.

oggi a casa si sfiorano i trenta gradi.
il topobambino e la nonna escono, scendono in paese; vanno a fare la spesa e poi ai giochi. C’è una compagnia di bambini di età variabile e il topobambino è felice e corre, gioca, insegue.
E’ un po’ più partecipativo, da qualche giorno a questa parte. Ne sono felice.
Fa così caldo, tutti i bimbi sono in maglietta o addirittura in canottiera.
C’è la spiaggia lì a fianco; scendono in esplorazioni di sabbia, qualcuno ancora barcollante sulle gambe, altri più sicuri e saldi; chi gioca con i legnetti trovati sulla riva, chi con i sassi, chi si sente più creativo e costruisce qualcosa di simile a un castello. O a una montagna.
Il topobambinosi guarda un po’ in giro.
E’ felice.
E lì c’è il mare.
E c’è caldo.
E l’acqua è calda.
E quest’estate lo facevo, che c’è di diverso?

baci salati al topobambino sdraiato al sole ad asciugare.
Lui non ha resistito al richiamo del suo mare.
La nonna non ha resistito alla felicità entusiasta dei suoi occhi.

E io avrei solo voluto esserci.

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